Segesta fu una città dagli Elimi, popolo che, secondo la tradizione antica, proveniva da Troia, di cultura e tradizione peninsulare, la quale divenne ben presto una delle principali città fondate da tale popolazione del bacino mediterraneo di influenza ellenistica e nel V sec. fu la più grande rivale di Selinunte. L’area in cui si elevava Segesta è oggi uno dei più importanti siti archeologici della Sicilia dove si possono ammirare i resti della città antica come le mura con l’articolata Porta di Valle, alcuni quartieri residenziali e alcuni monumenti pertinenti Segesta medievale (mura, castello, moschea e borgo sommitale). Al di fuori delle cinte murarie, lungo le antiche vie d’accesso alla città, si trovano due importanti luoghi sacri: il tempio di tipo dorico (sec. V a.C), ancora integro, austero esempio di periptero esastilo; il santuario di Contrada Mango (VI - V sec. a.C.) e la necropoli ellenistica. Sulla sommità del monte, il magnifico teatro (metà sec. II a.C.), i resti di un edificio di età classica, un bouleterion ellenistico documentano la vita della città, mentre un portico, un cortile lastricato e un colonnato, segnano l’accesso a quella che fu l’agorà nell’età ellenistica e romana. Nei pressi del teatro si trovano i resti più recenti di Segesta: il castello, la moschea e la chiesa fondata nel 1442.