Monumento a Dante Monumenti
Piazza Dante Alighieri 38122 Trento
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Il monumento a Dante possiede una storia particolare che gli dona un significato ancora più profondo rispetto a quello che può riguardare altre città italiane.
Esso, infatti, venne pensato e realizzato quando l'intera regione si trovava sotto la dominazione austriaca, a testimonianza dell'italianità trentina, in un momento storico in cui tale istanza veniva quanto meno contrastata dagli Asburgo.
Sappiamo infatti che le città irredente, Trento e Trieste, tornarono all'Italia soltanto al termine della Prima guerra mondiale.

Assieme a quello di Dante, nel complesso spicca il corpo di un uomo, avvolto dalle spire di un serpente: egli è Minosse, posto nella Commedia a presidio dell'Inferno e a cui ciascuna anima dannata deve confessare senza reticenza ogni proprio peccato, per poi essere di conseguenza indirizzata verso il girone di riferimento.

Il monumento è sorretto da tre gradini sui quali poggia una larga base di granito sulla quale, a propria volta, si sviluppano massicci complessi bronzei simboleggianti Inferno, Purgatorio e Paradiso: i luoghi dell'anima cantati da Dante nella sua Commedia.
Sulla vetta spicca il poeta, con la mano destra tesa quasi a benedire Trento e i suoi figli.