Campobasso

Campobasso è il capoluogo dell'omonima provincia e della regione Molise, la città si estende sul pendio meridionale di un colle, nell'area compresa tra i bacini dei fiumi Biferno e Fortore.
Il capoluogo molisano dispone di un importante patrimonio storico-artistico, i siti di maggior interesse culturale, presenti nel nucleo urbano, si raggruppano nel centro storico, posto sul pendio del colle.
La restante parte della città, fatta di moderni ed eleganti quartieri residenziali, si sviluppa ai piedi del centro antico.
Iniziamo la visita del centro storico molisano dal Castello di Monforte, riconosciuto
come monumento nazionale e simbolo della città di Campobasso, la struttura sorge sul Colle Sant'Antonio e dall'alto sovrasta l'intero abitato.
La fortezza di epoca normanna, fu restaurata nel 1458 dal conte Nicola II Monforte, Signore di Campobasso, a seguito del terribile terremoto che colpì la città nel 1456.
Il complesso architettonico presenta una pianta quadrangolare, con torrioni circolari posti agli angoli, mura merlate e una torre rettangolare, dove attualmente ha sede la Stazione meteorologica di Campobasso dell'Aeronautica Militare.
Gli ambienti interni sono austeri, vuoti ed essenzialmente scoperti, è presente una sala destinata ad accogliere il monumento ai caduti e i locali sotterranei, originariamente erano adibiti a carceri.
Di fronte al castello si staglia la chiesa di Santa Maria Maggiore, conosciuta anche come Santuario di Santa Maria del Monte, risalente al 1354.
Il complesso inizialmente nacque come cappella gentilizia dedicata alla Vergine, dal XVI secolo fu affidato all'ordine dei Cappuccini, e nel 1905 vi officiò la sacra messa Padre Pio da Pietrelcina.
L'edificio è caratterizzato da un rivestimento murario in pietra di Vinchiaturo, con bugne scabre, presenta una pianta di forma rettangolare e al suo interno possiamo ammirare un prezioso altare in marmi policromi, una statua della SS. Vergine del 1334, gli affreschi realizzati da Amedeo Trivisonno e Leo Paglione, inoltre, nella cappella dedicata a San Pio da Pietrelcina, sono conservati gli oggetti appartenuti al santo durante la sua permanenza nel convento attiguo alla chiesa.
Proseguendo verso la Salita S. Bartolomeo incontriamo palazzo Pistilli e la chiesa di San Giorgio, intitolata al patrono della città e riconosciuta come la chiesa più antica di Campobasso.
La struttura risale al X secolo ed è stata costruita su un preesistente edificio medievale, ha una facciata a capanna e sul portale d'ingresso spicca una lunetta raffigurante l'agnello crucifero, impreziosito da decorazioni a foglie e tralci di uva, sulla sommità è posto un rosone dalla forma a imbuto. Lungo il fianco destro della chiesa, si innalza un campanile di forma quadrangolare, scandito da finestre bifore e monofore, mentre sul lato sinistro vi è un antico cimitero circondato da un muro basso.
Palazzo Pistilli è un'antica dimora nobiliare di fine '700, al suo interno è ospitata la mostra permanente "I Colori delle Emozioni. Il Collezionismo di Giuseppe Ottavio Eliseo e Michele Praitano per Campobasso e il Molise".
L'esposizione è articolata in quattro sezioni: il Barocco "in miniatura e Paesaggi romantici", L'Attrazione del Vero, Alla ricerca di una identità. Pittori tra Parigi, Napoli e il Molise… e 'allo specchio' e i Dipinti che guardano e forme che si sfaldano, tra classicità e modernità.
Il percorso museale riunisce una pregevole collezione d'arte, con opere realizzate fra Ottocento e Novecento, e mostrando un'attenzione particolare al linguaggio artistico napoletano.
Un altro luogo di culto, meritevole di una visita è la chiesa di San Bartolomeo, considerata una delle più alte espressioni d'arte romanica della città.
L'edificio risale alla metà del XIII secolo, presenta una facciata a coronamento orizzontale, il portale d'ingresso centrale è preceduto da un protiro schiacciato, ornato da una lunetta divisa in due parti, nella prima è raffigurato Cristo Redentore benedicente "alla greca", nell'altra lo spazio è suddiviso in otto figure trapezoidali che circondano i simboli dei quattro evangelisti, su ognuno è posto un dottore della Chiesa d'Oriente e d'Occidente.
All'interno lo spazio della chiesa è articolato in tre navate, sorrette da colonne prive di base, con capitelli geometrici e unite da archi a tutto sesto.
Giunti a questo punto della città, non si può perdere la visita della Cattedrale metropolitana della Santissima Trinità, il maggiore luogo di culto cattolico di Campobasso.
Il Duomo fu edificato nel 1504 in stile neoclassico, andò distrutto a causa di un terremoto nel XIX secolo e venne poi ricostruito, su progetto dell'architetto Bernardino Musenga. La struttura nel 1860 fu utilizzata come caserma e solo nel 1900 fu riaperta come luogo di culto.
L'edificio presenta una facciata in stile neoclassico, con pronao esastilo e frontone triangolare nella parte superiore. Lo spazio interno è suddiviso in tre navate senza transetto, conserva affreschi di Amedeo Trivisonno, sull'altare maggiore s'innalza un elegante baldacchino sorretto da capitelli corinzi e nella navata sinistra troviamo una fonte battesimale di granito a forma di vasca quadrata, risalente al 1745.
Poco distante, in piazza Vittorio Emanuele II, possiamo contemplare l'imponente palazzo San Giorgio, sede del municipio di Campobasso.
La struttura fu edificata nel 1879 su un'area occupata dalla chiesa di Santa Maria della Libera, su disegno dell'architetto Gherardo Rege.
Il palazzo si sviluppa su tre livelli, al piano terra è caratterizzato da un ampio porticato con archi a tutto sesto e pilastri di forma quadrata, il primo piano è scandito da finestre timpanate e con archi a tutto sesto, mentre quelle al piano superiore sono rettangolari.
Nel cuore del centro storico, una tappa imperdibile per gli amanti dell'arte, è presso palazzo Mazzarotta, al cui interno è ospitato il Museo sannitico.
Il percorso espositivo raccoglie numerose testimonianze, provenienti sia da collezioni private, sia da operazioni di scavo archeologico nel territorio dell'antico Samnium, coincidente con l'attuale regione Molise.
Durante la visita potremo ammirare reperti in ceramica, bronzo, avorio e marmo risalenti a varie epoche, con un'attenzione particolare all'età romana.
Dopo tanto camminare, non resta che concedersi una pausa per assaporare la cucina tradizionale, ricca di pietanze gustose, legate alla semplicità della tradizione contadina.
Protagonista indiscussa delle tavole campobassane è la pasta fatta in casa, ricordiamo fra le portate principali della gastronomia locale i tagliolini alla Campobasso, una pasta all'uovo condita con cipolla, prosciutto crudo e peperoncino, gli spaghetti aglio, olio e acciughe, insaporiti con la colatura di alici e la mollica di pane, le taccozze e fagioli, una pasta sfoglia tagliata a forma di rombo, condita con fagioli e cotenna, la pizza e minestra, una pizza di mais accompagnata da una minestra di verdure e la celebre lasagna in brodo, a cui è dedicata una sagra nel mese di agosto.
La cucina molisana, inoltre, è caratterizzata da una grande varietà di zuppe, come quella alle ortiche, ai fagioli con la bieta o di riso e verza.
Numerose sono anche le specialità a base di carne, potremo assaporare l'agnello alla menta, le bistecche gratinate e le braciole preparate con uova sode, lardo di prosciutto e cotte nella salsa di pomodoro.
Per quanto riguarda la produzione dolciaria, non vi è che l'imbarazzo delle scelta, fra i prodotti tipici ricordiamo la cicerchiata, composta da piccoli pezzi di pasta fritti e conditi con il miele, il pandolce un dessert a forma di cupola, ricoperto con glassa bianco-nocciola di cioccolato e bagnato con il liquore al latte, il panettone di mais preparato per le feste natalizie, i mostaccioli, i cacaruozze, dei biscotti ricoperti di glassa e i taralli aromatizzati all'acquavite.
Ad accompagnare le prelibatezze campobassane saranno degli ottimi vini, come il Molise Greco Bianco, l'Aglianico, il Biferno, il Molise Montepulciano e il Tintilia.