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AGEROLA

 Napoli, Campania
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Stemma di Agerola
Alla scoperta di Agerola

Si terrà ad Agerola dal 5 all’8 settembre 2024 il convegno “Matematica Natura e Scienze”, appuntamento in calendario da alcuni anni e dal crescente successo. Il territorio agerolese sorge in uno scenario naturale di considerevole bellezza, immerso in una rigogliosa vegetazione boschiva, tra castagneti e faggete a seicento metri di altitudine sul livello del mare. Agerola, infatti, si presenta come il balcone sulla Costiera Amalfitana e conserva diversi siti di interesse storico-artistico meritevoli di una visita. Fra questi sono imperdibili la visita di palazzo Acampora, delle chiese della Santissima Annunziata, di San Pietro Apostolo, di Santa Maria la Manna e di San Matteo - impreziosita dalle tele di Paolo De Majo -, dei resti del convento di San Francesco di Cospiti e del museo civico etnoantropologico. Quest'ultimo è ospitato all'interno del palazzo Casa della Corte, nel quale è custodita la Croce Processionale: una croce bifacciale sapientemente decorata e risalente al XV secolo. Il nome della località deriva dal latino "ager", che significa "campo”. La zona è ricca di attrattive turistiche e da non perdere è il "Sentiero degli Dei", un percorso escursionistico di circa otto chilometri che si snoda all'interno del parco regionale dei monti Lattari - nel tratto compreso tra la Costiera Amalfitana e la Costiera Sorrentina -, con punti panoramici. Il nome del sentiero deriva da una leggenda: secondo la tradizione popolare, infatti, si tratta della strada che permise alle divinità greche di raggiungere e salvare Ulisse dalle sirene. Dopo tanto camminare, non resta che assaporare i prodotti campani e sono numerose le varietà di latticini come il fiordilatte, la ricotta e il provolone del monaco D.O.P. Irrinunciabile è l'assaggio dei salumi: fra questi sono squisiti la soppressata e il capocollo. Agerola, inoltre, può vantare il riconoscimento di "Città del pane" per la produzione del pane biscottato, ottenuto da un impasto di segale e frumento. Il clima mite della costiera, infine, favorisce la crescita di piante da frutto, come la mela "Tubbiona" e la pera "Pennata".

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Stemma di Agerola
Alla scoperta di
Agerola

Si terrà ad Agerola dal 5 all’8 settembre 2024 il convegno “Matematica Natura e Scienze”, appuntamento in calendario da alcuni anni e dal crescente successo. Il territorio agerolese sorge in uno scenario naturale di considerevole bellezza, immerso in una rigogliosa vegetazione boschiva, tra castagneti e faggete a seicento metri di altitudine sul livello del mare. Agerola, infatti, si presenta come il balcone sulla Costiera Amalfitana e conserva diversi siti di interesse storico-artistico meritevoli di una visita. Fra questi sono imperdibili la visita di palazzo Acampora, delle chiese della Santissima Annunziata, di San Pietro Apostolo, di Santa Maria la Manna e di San Matteo - impreziosita dalle tele di Paolo De Majo -, dei resti del convento di San Francesco di Cospiti e del museo civico etnoantropologico. Quest'ultimo è ospitato all'interno del palazzo Casa della Corte, nel quale è custodita la Croce Processionale: una croce bifacciale sapientemente decorata e risalente al XV secolo. Il nome della località deriva dal latino "ager", che significa "campo”. La zona è ricca di attrattive turistiche e da non perdere è il "Sentiero degli Dei", un percorso escursionistico di circa otto chilometri che si snoda all'interno del parco regionale dei monti Lattari - nel tratto compreso tra la Costiera Amalfitana e la Costiera Sorrentina -, con punti panoramici. Il nome del sentiero deriva da una leggenda: secondo la tradizione popolare, infatti, si tratta della strada che permise alle divinità greche di raggiungere e salvare Ulisse dalle sirene. Dopo tanto camminare, non resta che assaporare i prodotti campani e sono numerose le varietà di latticini come il fiordilatte, la ricotta e il provolone del monaco D.O.P. Irrinunciabile è l'assaggio dei salumi: fra questi sono squisiti la soppressata e il capocollo. Agerola, inoltre, può vantare il riconoscimento di "Città del pane" per la produzione del pane biscottato, ottenuto da un impasto di segale e frumento. Il clima mite della costiera, infine, favorisce la crescita di piante da frutto, come la mela "Tubbiona" e la pera "Pennata".

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Informazioni su Agerola

Regione

Campania

Provincia

Napoli (NA)

Abitanti

7691

Altitudine

m. 630 s.l.m.

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Punti di interesse

Costiera Amalfitana
Costiera Amalfitana

“Credesi che la marina da Reggio a Gaeta sia quasi la più dilettevole parte d’Italia. Nella quale, assai presso a Salerno, è una costa sopra ‘l mare riguardante, la quale gli abitanti chiamano la Costa d’Amalfi, piena di piccole città, di giardini e di fontane e d’uomini ricchi e procaccianti in atto di mercatanzia, sì come alcuni altri.” (Giovanni Boccaccio, Decamerone) Paesaggio mediterraneo eccezionale con uno scenario di grandissimo valore culturale e naturale dovuto alle sue caratteristiche spettacolari e alla sua evoluzione storica.

Patrimonio Mondiale


Villa Rufolo
Villa Rufolo

Villa Rufolo è un monumento del centro storico di Ravello, che si affaccia davanti al Duomo nella piazza del Vescovado e la cui pianta iniziale risale al secolo XIII, con grandi rimaneggiamenti ottocenteschi. Appartenente in origine alla potente e ricca famiglia dei Rufolo che eccelleva nei commerci (un Landolfo Rufolo è protagonista di una novella nel Decamerone del Boccaccio), passò in seguito per successione ad altri proprietari quali i Confalone, i Muscettola ed i d'Afflitto. Intorno alla metà dell'Ottocento fu venduta allo scozzese Francis Neville Reid che ne curò un restauro generale, attribuendole l'odierna ambientazione. Si accede alla villa grazie ad un'apertura ogivale nella Torre d'ingresso; dopo un breve viale si giunge ad uno slargo dominato dalla Torre Maggiore: quest'ultima fronteggia il campanile del duomo di Ravello e domina i terrazzamenti (superiore ed inferiore) a strapiombo sulla Costiera amalfitana e sul Golfo di Salerno che ospitano straordinari giardini fioriti per gran parte dell'anno. Tra i locali della villa, inoltre, è da menzionare un grande cortile soprelevato simile ad un chiostro ed alcune sale adibite a museo.

Giardino Storico


Villa Romana Di Minori
Villa Romana Di Minori

La villa romana di Minori si trovava in una baia della Costiera Amalfitana, nel punto in cui il fiume, Regina Minor, sfocia nel mare. Questo tratto di costa, ricca di insenature e porti naturali, era un luogo amato e frequentato dall'aristocrazia romana imperiale che vi ha costruito le proprie residenze, come testimoniano i ritrovamenti di Vietri sul Mare, Amalfi, Positano, e Li Galli. Le prime informazioni riguardo ad un edificio di epoca romana a Minori risalgono ai "Documenti e Atti della Commissione Archeologica della Provincia del Principato Citeriore" (1873-74), in cui L. Stabiano ha scritto sulla scoperta delle "terme romane". Nel 1932 un crollo avvenuto durante la ristrutturazione di alcune case nell’area ha portato alla scoperta di una camera sotterranea, appartenente alla villa romana. Gli scavi iniziarono nel 1934, ma alcune zone sono venute alla luce solo nel 1950, in particolare dopo il 1954, quando una forte precipitazione colpi' la Costiera Amalfitana. Nel 1956, mentre era in corso un cantiere per la costruzione dell' Hotel Santa Lucia, sono state scoperte nuove aree della villa decorate da dipinti che si conservano nel museo collegato alla villa. La struttura residenziale è visibile solo sul lato più vicino al mare, poichè molte parti dell'edificio sono stati riutilizzate come cantine da nuovi lotti abitativi sorti sul sito della villa. A metà degli anni 1990 è iniziato il restauro dei mosaici che ornavano il triclinio. La villa fu costruita attorno ad un "viridarium", giardini romani con una piscina centrale, circondata da un gruppo di edifici e triportico divisi in due gruppi simmetrici da una grande sala centrale. Sulla terrazza, corrispondente al piano superiore, è l’annesso antiquarium che espone reperti di età romana provenienti da altre ville della zona, le quali attestano come Minori in epoca imperiale fosse una rinomata località di soggiorno.

Domus Romana


Villa Imperiale
Villa Imperiale

La Villa Imperiale, anche se non è provato che si trattasse realmente di un edificio di proprietà dell'impero, fu costruita nell'ultimo decennio del I secolo a.C. abusivamente e fu notevolmente danneggiata a seguito del terremoto di Pompei del 62; fu poi completamente ristrutturata, ma poco dopo, probabilmente tra il 73 o il 74, venne riacquistata dal demanio ed in parte distrutta per far posto a dei granai ed utilizzata anche come magazzino per i materiali di lavoro della città. La villa, esplorata già in epoca borbonica e poi nuovamente sepolta, fu scoperta nel 1943 a seguito dei bombardamenti dell'antiquarium che sorgeva proprio sopra la costruzione e scavata nuovamente nel 1947 da Amedeo Maiuri. Di grandi dimensioni, la Villa Imperiale custodisce uno dei maggiori esempi di pittura pompeiana sia in terzo stile, che gli artisti mantennero durante i lavori di restauro, sia in quarto stile; originariamente su due piani, oggi ne rimane il portico, il triclinio, una diaeta, un oecus e parte del peristilio.C

Domus Romana

Anfiteatro Romano Di Pompei
Anfiteatro Romano Di Pompei

L'anfiteatro fu realizzato attorno al 70 a.C. dai duoviri Gaio Quinzio Valgo e Marco Porcio ed era utilizzato per combattimenti tra i gladiatori e giochi circensi; queste parate, di tanto in tanto pubblicizzate con graffiti sulle facciate delle case. L'anfiteatro s’innalza nella parte sud-est dell'antica Pompei e tale scelta fu dettata da due motivi: il primo, ovvero che la zona era non molto abitata e quindi di poco intralcio alla vita quotidiana della città, considerando il gran numero di persone che visionava gli spettacoli; il secondo, fu una scelta economica, in quanto la struttura venne addossata alla cinta muraria, ormai in disuso, utilizzando un terrapieno preesistente e costruendone uno nuovo sul lato rimasto scoperto, utilizzando il terreno di risulta dello scavo: in tal modo la struttura è posta a circa sei metri di profondità ed assume una forma ellittica; ha inoltre una lunghezza di centotrentacinque metri e una larghezza di centoquattro metri, per una capienza di ventimila spettatori.

Anfiteatro Romano

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La Sicilia è la più grande isola italiana e del mediterraneo, nonché la regione più estesa dell'Italia, la sua superficie ha una caratteristica forma triangolare. L'isola a Nord-Est è divisa dal continente dallo Stretto di Messina – un lembo di mare di circa 3km – è bagnata a Nord dal Mar Tirreno, a Ovest dal canale di Sicilia, a Sud-Ovest dal Mar di Sicilia, a Sud-Est dal canale di Malta, e a Est dal Mar Ionio.

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