Camerino

Natura, arte e cultura. Per iniziare. Camerino, infatti, è noto - anche - per la sua antica Università degli Studi fondata nel 1336 in epoca medievale così come per il culto della Santa Camilla Battista Varano, il cui corpo viene custodito in una teca all'interno del monastero di Santa Chiara. E di Camerino è famosa la Rocca Varano, eretta nel XIII secolo come residenza fortificata della nobile famiglia dei Varano, trasformata in fortezza nel XIV secolo. E, ancora, è celebre la Rocca Borgesca, un'imponente costruzione fatta realizzare da Cesare Borgia su disegno di Ludovico Clodio nel 1503. Tutt'intorno, un paesaggio disegnato dal verde e il comune, dalla sommità del suo colle, domina la grande conca delimitata a sud-est dai Sibillini, definiti "Monti azzurri" da Giacomo Leopardi nella sua celebre poesia "Le ricordanze". Su un'altura boscosa e a dieci chilometri da Camerino ecco un'ulteriore gemma: la Rocca d'Ajello, un'antica fortezza dei duchi Da Varano, signori di Camerino tra il Duecento e il Cinquecento. Innumerevoli, le attrattive di Camerino, che nel Quattrocento ha dato vita alla più significativa scuola pittorica delle Marche e di grande valore è l'antico convento di San Domenico, oggigiorno sede del Museo archeologico e della Pinacoteca civica, dei Musei civici e del Museo di scienze naturali. A causa del sisma del 2016, purtroppo, numerose sono le chiusure temporanee di edifici, palazzi e luoghi di culto di Camerino.

Camerino da scoprire
Numerose, le porte di accesso a Camerino. Porta Caterina Cibo, per esempio, fra quelle più antiche, venne costruita con lo scopo di presidiare il cuore della località: conserva ancora i battenti in legno e nelle mura sottostanti sono visibili i segni della presenza di un antico ponte levatoio. Il suo nome antico, "Porta Cisterna", deriva dal borgo sviluppatosi intorno alla cisterna di Camerino che un tempo si trovava davanti a Palazzo Ducale, una riserva d'acqua fondamentale per la città. L'attuale nome "Porta Caterina Cibo" venne attribuito più tardi in onore della duchessa di Camerino. Porta Malatesta, invece, rappresenta un omaggio a Giovanna Malatesta, moglie di Giulio Cesare Da Varano nel XVI secolo: da qui si può ammirare un grandioso panorama che spazia dai Monti Sibillini al Monte Catria. Pregevole, nelle coreografie ecclesiastiche, è la basilica di San Venanzio, costruita fuori dalle mura cittadine in epoca medievale e inclusa all'interno della nuova cinta muraria voluta da Giovanni Varano nel 1384. Di spiccato valore spirituale è il santuario di Maria Madre della Misericordia di Capolapiaggia, noto soprattutto per custodire al suo interno la "Madonna della Misericordia", proveniente dal santuario di Santa Maria di Pielapiaggia, oggi casa privata.