Caorle

Un centro storico sul mare, una spiaggia sabbiosa lunga chilometri, arte e tradizioni: questo e molto altro è Caorle, località turistica dalle origini antichissime da scoprire tutto l'anno. Il suo cuore batte tra le calli, i campielli, le case colorate dei pescatori e piazza Vescovado, dove si ammira il Duomo, dedicato a Santo Stefano protomartire. Risale al 1038 e, con uno stile romanico arricchito da elementi bizantini, conserva un'ara funeraria romana del I secolo, una pala d'oro datata tra il XIII e il XIV secolo, un crocifisso ligneo e l'affresco di San Cristoforo, entrambi del XV secolo, così come un fonte battesimale del 1587. Simbolo di Caorle è il campanile, raro nella sua forma cilindrica: visitabile su prenotazione, è alto circa quaranta metri con una lieve pendenza a est e risale al XI secolo. La via principale della città, Rio Terrà delle Botteghe, vivace con i suoi locali e negozi, è sempre animata da abitanti e visitatori: il suo nome significa "canale interrato", a ricordare come questo comune era percorso fino a metà dell'Ottocento da corsi d'acqua interni. Da piazza Vescovado procedendo verso il mare si giunge alla scogliera frangiflutti che, dal 1992, è diventata una vera e propria galleria a cielo aperto, grazie alle opere di artisti internazionali che, ogni due anni, si danno appuntamento nel mese di giugno in occasione della competizione "ScoglieraViva", che dà vita a opere ricavate dagli scogli.

Laguna, spiagge e tradizioni a Caorle
Tra i massi e la spiaggia, si allunga la chiesa della Madonna dell'Angelo: edificata nel 1751 su un edificio religioso più remoto è diventata nel tempo una meta di pellegrinaggio di richiamo internazionale. Qui, ogni cinque anni, la seconda domenica di settembre, la statua della Madonna dell'Angelo viene portata in processione sulla caorlina, la barca a remi tipica della laguna di Venezia, seguita dalle imbarcazioni dei pescatori. Interessante è il Museo nazionale di archeologia del mare, che espone reperti dall'Età del bronzo fino all'epoca moderna, passando per quella romana e per la storia del vascello da guerra di età napoleonica, affondato a Grado il 22 febbraio 1812. Da non perdere, soprattutto nel pomeriggio quando i pescatori lavano e riparano le reti oggi come nel passato, è il porto peschereccio, l'unico canale rimasto. Ed era amata da Ernest Hemingway la laguna di Caorle, scenario di itinerari ciclabili e di imbarcazioni turistiche che approdano per consentire di visitare i tipici casoni. Da conoscere è anche l'Oasi naturalistica di Vallevecchia, separata dall'abitato dalla foce della laguna, detta Canalon: un'isola di circa novecento ettari con ambienti incontaminati e una spiaggia selvaggia, ideale per il birdwatching. Caorle, infine, è da vivere spensieratamente per i suoi diciotto chilometri di sabbia - con il mare dal fondale basso -, che si dividono nelle spiagge di Ponente e di Levante, separate da una diga millenaria.