Cogne

Tre coreografici salti d'acqua - del torrente Urtier - per centocinquanta metri di altezza. Sono le cascate di Lillaz, fra le icone di Cogne, raggiungibili con una passeggiata di dieci minuti dall'abitato - della frazione Lillaz - e da ammirare grazie ai sentieri che costeggiano i tre livelli. Una perla alpina, Cogne, incastonata nel Parco Nazionale del Gran Paradiso come la frazione di Valnontey, un luogo dal quale catturare con lo sguardo i migliori panorami del territorio. Ed è sempre la natura a dare spettacolo con lo "Stagno di Les Fontaines", sentiero che si sviluppa per circa quattro chilometri lungo la pista forestale che fiancheggia il torrente Grand Eyvia attraverso un percorso facilmente accessibile e fruibile in diversi periodi dell'anno. E poi Epinel, ulteriore frazione di Cogne, che custodisce il suo maestoso campanile - eretto in onore dei Santi Patroni Fabien e Sébastien - e la leggendaria Casaforte di Tarambel, un rudere medievale costruito nel 1198, probabilmente per volere dei nobili Chésallet. Una vera e propria terrazza panoramica a 1.800 metri di altitudine è invece la frazione di Gimillan, mentre testimonianza di archeologia industriale è il Museo del Parco Minerario Regionale, per un salto a ritroso nel tempo nelle miniere più alte d'Europa.

Casa dell'orologio, chiesa dell'Orso e tombolo
Sono innumerevoli le attività sportive e outdoor da praticare a Cogne in qualsiasi stagione, così come le opportunità di scoperta all'insegna d'arte e architettura a iniziare dal castello reale, antica residenza riconosciuta monumento nazionale italiano: duecentesca, è costituita da cinque piani a base quadrangolare e nel Quattrocento era qui che si amministrava la politica locale e si tenevano le udienze generali. Pregevole è la casa del dottor Grappein, detta "Casa dell'orologio" per la presenza di due grandi orologi - oggigiorno ne sono visibili solo poche tracce - che un tempo campeggiavano su due facciate: di origini tardo-medievali, presenta interventi di rifacimento ascrivibili alla seconda metà del Settecento e ai primi del secolo successivo. Interessante è il Museo etnografico Maison de Cogne Gérard Dayné, incentrato sulla conservazione e la valorizzazione del patrimonio architettonico, storico e culturale della civiltà alpina. Da visitare è la chiesa parrocchiale di Sant'Orso con tanto di leggenda che attribuisce alla volontà divina la scelta del luogo sul quale venne edificata. Per un tuffo nella tradizione, è da conoscere la Mostra permanente del pizzo a tombolo, allestita all'interno della Maison de Pitz.