Marsala sorge all'estremità occidentale della regione Sicilia, il territorio si sviluppa sul promontorio di capo Boeo e affaccia davanti Favignana, con le altre Isole Egadi - Levanzo e Marettimo - poco distanti.
La città è delimitata da due litorali marini opposti, quello a Nord ha inizio dall'hangar Nervi dell'idroscalo, include la laguna delle Isole dello Stagnone terminando a Birgi, il litorale Sud, ha una formazione sabbiosa e nell'immediato entroterra scorre il fiume Sossio, in prossimità della frazione di Strasatti.
Il centro antico di Marsala è racchiuso in un'area non molto estesa, il suo perimetro è definito dal quadrilatero del tracciato murario cinquecentesco, e il modo migliore per visitare il centro storico è muovendosi a piedi o in bicicletta, per ammirare le numerose testimonianze di carattere storico-artistico presenti in città.
Iniziamo a scoprire il nucleo urbano da piazza della Repubblica, il cuore culturale ed economico di Marsala, su cui affacciano edifici di pregio come il Duomo, il palazzo VII Aprile e la chiesa di San Giuseppe.
L'area è dominata dalla facciata settecentesca del Duomo di San Tommaso di Canterbury, la chiesa madre di Marsala, eretta su un primitivo impianto normanno del 1176, su base basilicale con prospetto di duomo.
L'edificio venne ampliato nel '500, altri interventi di ricostruzione proseguirono fino alla prima metà del '700.
Il duomo è caratterizzato da un'imponente facciata, in stile barocco nella parte inferiore, mentre la parte superiore e il campanile, ultimati nel 1956, sono in stile barocchetto.
Internamente l'edificio è suddiviso in tre navate, sorrette da pilastri cilindrici e presenta elementi architettonici e ornamentali, che richiamano lo stile normanno e barocco.
Accanto al Duomo sorge palazzo VII Aprile, edificato nel 1576 al posto della loggia dei Pisani, i lavori vennero portati a compimento nel XV secolo.
Il palazzo, attualmente sede del Consiglio Comunale, presenta due ordini di paraste, incornicianti arcate alla serliana, l'architetto Giuseppe Moccia si ispirò allo stile del celebre Andrea Palladio, famoso per i portici serliana.
Al centro dell'edificio svetta una torre, con un orologio a numeri romani, chiamato a scandire il tempo dei marsalesi.
Sul lato opposto della piazza si staglia la chiesa di San Giuseppe, costruita nel 1680 per volere dell'Arciconfraternita di San Giuseppe, venne poi ampliata dall'Ordine dei Minimi e completata nel 1780.
La facciata della chiesa è su via XI Maggio, si distinguono due ordini separati da una cornice marcapiano, nella parte inferiore spicca il portale settecentesco in marmo grigio e pietra tufacea.
All'interno l'edificio in stile barocco, presenta un'unica navata, con due cappelle laterali ed è impreziosito da affreschi raffiguranti la vita del Santo, attributi a Giuseppe Felice, un pittore trapanese.
In via Garraffa, a ridosso della zona absidale del duomo, troviamo il Museo degli Arazzi Fiamminghi, dove sono esposti otto arazzi del XVI secolo, rappresentanti episodi della guerra di Tito contro i Giudei, attributi al pittore fiammingo Pedro Campana.
Da piazza della Repubblica, proseguiamo il tour marsalese su via XI Maggio, la principale arteria della città - detta Càssaro - lungo questa strada di età barocca, affacciano diversi edifici civili e religiosi.
Incontriamo il cinquecentesco complesso monumentale di San Pietro, costituito dall'ex monastero delle Benedettine e dalla chiesa sconsacrata dedicata al Santo, sulla struttura di particolare bellezza, svetta la torre a due ordini di logge e cuspide maiolicata.
Gli ambienti dell'ex monastero, originariamente destinati alle celle, ospitano il Museo Civico, composto di tre sezioni : archeologica, con reperti provenienti dal territorio circostante e dalla necropoli dell'antica Lilibeo; risorgimentale garibaldina con testimonianze dedicate all'impresa dei Mille e alla sbarco a Marsala e delle tradizioni popolari, suddivisa a sua volta nelle sezioni del "Giovedì Santo" e dei "Pupi siciliani sezione etno-antropologica".
Il complesso, inoltre, è sede della biblioteca comunale "Salvatore Struppa", intitolata al primo bibliotecario della città, qui sono custoditi oltre 22 mila volumi.
Imboccando via Amendola, lungo le mura cinquecentesche, si sale verso il Castello medievale, ricostruito dai normanni nel XII secolo, fino al 2010 la fortezza è stata utilizzata come carcere.
Riscendendo verso il centro cittadino e oltrepassata piazza della Repubblica, alla fine della passeggiata si apre la porta del Mare, ribattezzata porta Garibaldi, in memoria dello sbarco di Giuseppe Garibaldi coi Mille, avvenuto l'11 maggio 1860.
A sinistra dell'arco sorge il Quartiere militare spagnolo, costruito fra il 1576-77, l'edificio si sviluppa su due piani e presenta una struttura muraria a conci squadrati in vista, gli ambienti interni dal 1865 ospitano gli Uffici Comunali.
Sul lato destro della piazza, ci appare la settecentesca chiesa dell'Addolorata, a pianta centrale coperta da cupola decorata a cassettoni, fu costruita nel 1691 a seguito di un evento miracoloso.
Si narra che durante un temporale, un cavaliere trovò rifugio sotto la porta del Mare assieme ad altri concittadini, una volta sceso dal cavallo, un violento fulmine colpì l'animale, lasciando illesi i presenti.
La chiesa venne edificata per volontà popolare, al fine di custodirvi la statua della Madonna del fulmine.
Visitando Marsala, una tappa di grande interesse storico è l'insula romana di Capo Lylibeo, l'area si trova in prossimità del decumano maximo, la via principale di epoca romana, che partiva dal promontorio di Capo Boeo, proseguendo lungo via XI Maggio.
Nel 1939 durante dei lavori di scavo, venne portata alla luce una Villa Romana del sec. III d.C. composta da numerosi ambienti, come l'impianto termale in cui si distinguono il frigidarium e il calidarium, decorati da mosaici policromi a motivi geometrici o a figure.
Nell'area archeologica, inoltre, sono state scoperte anche due abitazioni di dimensioni più piccole, delle cisterne, resti murari e tombe di una necropoli paleocristiana.
Un'altra attrazione turistica, per il suo immenso valore culturale e significato storico, è il Museo archeologico regionale Lilibeo Baglio Anselmi, si trova a Capo Boeo.
Il baglio era una fattoria vitivinicola tipica della Sicilia occidentale, ad oggi, le sale del museo sono allestite laddove un tempo avveniva lo stivaggio delle botti.
Il baglio Anselmi è un'istituzione museale famosa in tutto il mondo, poiché custodisce l'unico esemplare di Nave punica lungo 35 metri, rinvenuto nel 1974, nelle acque al largo dell'Isola Grande. Inoltre, dal 2015 ospita anche la Nave romana di Marausa, ritrovata davanti alla costa di Trapani.
Infine, si consiglia una visita alla Riserva naturale regionale delle isole dello Stagnone, creata nel 1984 dalla Regione Sicilia, per tutelare la laguna dello Stagnone, nel tratto di costa compreso tra capo San Teodoro e capo Boeo.
Prima di salutare la città, non può mancare un invito alla scoperta dei sapori e delle eccellenze enogastromiche locali.
Lungo la costa i turisti potranno assaporare le prelibatezze della tradizione marinara, in cui l'ingrediente principale è il pesce fresco, fra i piatti tipici il più famoso è il cous cous di pesce, preparato in casa con la semola di grano duro, impastata con l'acqua per renderla a grani grossi.
I classici spaghetti alle vongole, i prelibati prodotti di tonnara, con tranci di pesce marinati o preparati sulla griglia e i gustosi ricci, conditi con il limone.
Un altro piatto tipico è la caponata, preparata con melanzane, cipolle, capperi e salsa di pomodoro, anticamente si univano anche dei frutti di mare.
Non può mancare poi l'assaggio delle celebri arancine al burro o alla carne, del pane ca mèusa o del panino con le panelle.
Tra i prodotti tipici siciliani, i dolci rappresentano una vera e propria tentazione! Fra i più conosciuti annoveriamo la cassata, i cannoli, le graffe con la ricotta fresca, i pasticcini alle mandorle e le dissetanti granite.
Una menzione particolare va al vino Marsala definito DOC nel 1969, di cui ne esistono diverse varietà: l'Italia, (meno alcolico), il S.O.M. (una qualità superiore) e il Garibadi (più dolce).
Per quanto riguarda la produzione vitivinicola, la provincia di Marsala presenta una scelta di vini notevole, come l'Areté Grillo, il Donnafugata, il Syrah, il Perricone e il Nero d'Avola.