Messina

Scilla e Cariddi, il duomo e il campanile, l'orologio astronomico e l'organo polifonico. È il biglietto da visita di Messina, forziere di tesori da scoprire a iniziare dal suo duomo: un gioiello di architettura normanna, il cui campanile custodisce il concerto di campane - ben otto - più grande di tutta la Sicilia. E nel campanile è integrato l'orologio astronomico animato, un capolavoro meccanico commissionato nel 1933 dall'arcivescovo Angelo Paino alla ditta Ungerer di Strasburgo. Ogni giorno, alle ore dodici, un elaborato sistema di leve e contrappesi consente il movimento delle statue in bronzo che si trovano sulla facciata e che sono legate alle tradizioni civili e religiose di Messina. È possibile visitare il campanile e ammirare, lungo il percorso delle scale, l'ingegnoso sistema di ingranaggi. Una volta giunti al belvedere, si può spaziare con lo sguardo sull'intera città e il suo stretto. Ancora record all'interno del duomo di Messina con l'organo polifonico a trasmissione elettrica - il secondo organo più grande d'Italia -, costituito da un'unica consolle con cinque tastiere e sessantuno tasti, poco meno di centosettanta registri, pedaliera concava a raggiera e quindicimilasettecento canne, delle quali la più grande ha un diametro di trenta centimetri alla base e un'altezza di dieci metri.

Messina tra Real cittadella e Mu.Me.
Di fronte al campanile si trova la cinquecentesca fontana di Orione, costruita per celebrare la realizzazione del primo acquedotto messinese, realizzato per convogliare le acque dei due torrenti cittadini, Camaro e Bordonaro. Elegante e in marmo chiaro, raffigura il mitico Orione, fondatore di Messina. Nelle vicinanze e in piazza Catalani sorge la chiesa Maria SS. Annunziata dei Catalani: denominata anche "Annunziata di Castellammare" - per la sua vicinanza all'omonima fortezza ubicata a guardia dell'insenatura del porto - contiene al suo interno pregevoli opere d'arte. Di grande interesse, open air, è la "Real cittadella di Messina", costruita dagli spagnoli dal 1680 al 1686. Imperdibile, per un percorso d'arte, il Mu.Me. - Museo Regionale Interdisciplinare di Messina -, che illustra l'arte figurativa messinese dal XII al XVIII secolo. Le collezioni di dipinti e sculture, oggetti d'arte e manufatti decorativi sono ordinate secondo un criterio cronologico e comprendono opere di autori del calibro di Antonello da Messina, Caravaggio, Laurana. Fra i dipinti di altissimo valore vi sono il "Polittico di San Gregorio" realizzato da Antonello Messina, la "Madonna con Bambino e Santi" dello stesso artista e due tele di Caravaggio, "L'Adorazione dei Pastori" e la "Risurrezione di Lazzaro".