Acerra

Acerra è un comune della provincia di Napoli, posto a breve distanza dal capoluogo. Una realtà urbana che conta circa 60.000 abitanti, dalla lunga storia e caratterizzata da vivacità e grande senso di accoglienza. Il territorio conserva orgogliosamente la propria identità rurale, mantenendo oggi come ieri ampie distese di fertili campi messi a coltura, specie nella sua parte settentrionale. Acerra è un insediamento antichissimo, citato persino da Virgilio nelle Georgiche, e testimonia una storia millenaria non solo attraverso le pietre che compongono i suoi numerosi palazzi, ma anche con il tramandarsi delle tradizioni e dell'artigianato locale. Un itinerario alla scoperta del luogo parte dal cuore della città e più precisamente dalla cattedrale di Santa Maria Assunta, edificio sorto intorno all'anno Mille che subì numerosi interventi nel corso dei secoli fino a raggiungere, nella seconda metà dell'Ottocento, l'aspetto e la forma attuali. La facciata in stile neoclassico, con un ampio porticato delimitato da alte colonne ioniche è l'armonioso preludio all'ambiente interno strutturato con una classica pianta a croce latina a tre navate. In posizione centrale, sopra l'altare maggiore troviamo uno splendido crocifisso ligneo, venerato con particolare devozione dagli acerrani. Ma sono molte le opere di pregio presenti anche nel presbiterio come, ad esempio, il coro ligneo, il trono in marmo di Sicilia, nonché le cappelle che si aprono al visitatore mostrando soffitti mirabilmente affrescati, tele e statue di indicibile valore storico artistico.


Castello dei Conti e museo di Pulcinella
Appena fuori dalle mura, ai limiti settentrionali della croce che disegna sulla pianta cittadina l'intersezione fra cardo e decumano, troviamo il castello dei Conti, una rocca edificata intorno al XII secolo sulla base di un bastione difensivo ancora precedente. Il castello è celebre per alcuni avvenimenti storici. In primis il passaggio di Manfredi, figlio diletto di Federico II, che lo cantò come inespugnabile e per la strenua resistenza all'assedio posto dagli aragonesi nel 1421. In questo episodio bellico troviamo coinvolto, nelle opposte fazioni, un manipolo di capitani di ventura: mercenari condottieri che prestavano la propria lancia a questo o a quel signore. La struttura del castello dei Conti resta imponente e ben conservata, con il profondo fossato ancora visibile, solcato da un ponte a tre archi che consente l'accesso alla struttura stessa. Struttura al cui interno, del resto, si sviluppa il ricco e particolarissimo museo di Pulcinella, maschera della tradizione campana che qui ebbe i natali. Nei locali attigui vi è anche l'esposizione permanente legata al territorio acerrano e alla sua civiltà contadina.

Suessula e Casina Spinelli
A brevissima distanza dal centro di Acerra e nella lussureggiante frazione di Suessula sorge un'area archeologica di cui fa parte un elegante edificio, Casina Spinelli, che prende il nome dalla nobile famiglia che ne fu proprietaria. Qui, sino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, erano conservati i reperti rinvenuti nell'area circostante: tutti oggetti di incredibile pregio, oggi purtroppo in buona parte andati perduti. Alcuni accenni alla sua storia: sul finire dell'Ottocento, i conti Spinelli di Scalea fecero iniziare lavori di scavo intorno alla loro magione, scoprendo un remoto insediamento, un nucleo talmente ampio che pare potesse raggiungere per estensione quello di Pompei. Ad Acerra, dunque, sorse nel XIX secolo uno dei musei privati più celebri e frequentati d'Europa. La storia di quanto accadde successivamente risale alla Grande Guerra: Casina Spinelli venne occupata nel 1943 dalle truppe tedesche, che nel loro successivo ritirarsi saccheggiarono quasi tutti i reperti, in particolare quelli di leghe preziose, testimonianza di un'arte orafa unica e perduta chiamata "oro Spinelli". Gli arredi settecenteschi che abbellivano la villa scomparvero, si narra fatti a pezzi e usati come legna da ardere delle truppe anglo-americane che stavano risalendo l'Italia da conquistatrici. Oggi resta comunque un museo, ancora molto ricco e del tutto meritevole di una visita, oltre alle ampie porzioni di scavi già compiute, che mostrano una città vera e propria con le sue strade, i resti dei palazzi, le abitazioni: un sipario aperto del tempo passato e che mostra come doveva essere la vita qui qualche millennio fa.

Calcio e Maradona
Per gli appassionati di calcio è interessante una visita allo stadio comunale dove, nel gennaio 1985, si giocò la famosa amichevole organizzata da Diego Armando Maradona per permettere a un bimbo napoletano di essere operato per una grave malformazione alla bocca. Della partita, giocata in un lunedì pomeriggio d'inverno, davanti a 10.000 spettatori (le tribune ne potevano contenere la metà, ma moltissime persone stavano affacciate ai balconi delle case o ai lati del campo) e in mezzo al fango dovuto al clima della stagione, restano testimonianze filmate che restituiscono la complicata grandezza di un personaggio, fatto di passione e solidarietà.

Eccellenze enogastronomiche
Arrivati a questo punto, il nostro itinerario alla scoperta di Acerra non può che concludersi con i sapori della tradizione locale da sperimentare nei tanti locali tipici presenti in città partendo, magari, dall'assaggio dei proverbiali formaggi, da un buon bicchiere di "Piccirillo", vino rosso dalla sapidità straordinaria, dal pane e dalla pizza della grande tradizione napoletana. Una particolare menzione meritano i gustosi prodotti dei campi: dai pomodori ai friarielli sino agli agrumi profumatissimi di questa terra.