Possagno, comune in provincia di Treviso, è adagiato sulle pendici delle Prealpi Venete. Le prime attestazioni del nome risalgono al 1076 e alcuni ritrovamenti hanno confermato la presenza di un "castrum romanum" e di un "castelar". Possagno ha dato i natali al grande scultore neoclassico Antonio Canova - nato il 1 novembre 1757 e morto a Venezia 13 ottobre 1822 - del quale si possono ammirare numerose opere, a iniziare dal Tempio, progettato da Canova e disegnato da Pietro Bosio, con suggerimenti dell'architetto Antonio Selva. Il grande scultore ne pose la prima pietra nel luglio del 1819: al suo interno si trovano la sua tomba e, in un'urna speciale, la sua mano destra. Segue il Museo Gypsotheca Antonio Canova, che accoglie i modelli originali in gesso delle sue sculture: Il vescovo Giovanni Battista Sartori, fratellastro di Antonio Canova, volle erigere un edificio che potesse degnamente ospitare tutte le opere presenti nello Studio romano in Via delle Colonnette: dal 1829 furono così trasferite da Roma, imbarcate a Civitavecchia e, dopo settimane di trasporto, da Marghera, arrivarono su carri fino a Possagno. I lavori per la realizzazione dell'edificio - progettato da Francesco Lazzari, professore veneziano di architettura all'Accademia di Belle Arti di Venezia - iniziarono nel 1834 e furono completati due anni dopo. L'allestimento, curato dallo scultore Pasino Tonin, primo conservatore della Gypsotheca, venne invece completato nel 1844. L'attuale sistemazione è il frutto di un rispetto assoluto dello spirito museologico di Giovanni Battista Sartori, delle variazioni allestitive conseguenti ai danni e alle azioni preventive dei due conflitti mondiali e del contributo - attuato nel 1957 - dell'architetto veneziano Carlo Scarpa, che provvide ad ampliare la Gypsotheca con nuovo spazio espositivo capace di valorizzare i grandi modelli in gesso - tra questi le Tre Grazie, Amore e Psiche, due Danzatrici e George Washington - e i bozzetti in argilla e in terracotta, espressione assoluta della genialità dell'artista. Accanto alla Gipsoteca si trova la casa natale dell'artista, conservata com'era negli anni della sua vita. Qui si ha una raccolta dei dipinti ad olio, tempere, incisioni, disegni,cimeli e attrezzi da lui utilizzati.
Per visite, informazioni utili: Gypsotheca e Museo Antonio Canova - Fondazione Canova onlus.
Orario di apertura: martedì - domenica dalle ore 9.30 alle ore 18.00.
Tel. 0423 - 544323 www.museocanova.it - posta@museocanova.it
Su prenotazione è possibile effettuare visite guidate per gruppi e scuole. Ogni primo sabato del mese guide speciali per famiglie.
Paesaggio e colmelli
Il paesaggio di Possagno offre, grazie ai suoi storici colmelli, piacevoli passeggiate per stradine in cui la tipologia delle case a schiera è ogni tanto interrotta da un arco o da un sottopassaggio e vi si scopre un capitello o una chiesetta. Rover, Cunial, Vardanega e Masiere sono i colmelli più antichi. Vicino al colmello di Cunial, sul valico tra Possagno e Castelcucco, punto di passaggio fra la pianura e la Valcavasia per le popolazioni stabilitisi già in epoca romana, sorge la Chiesetta di S.Giustina. La chiesa, probabilmente ristrutturata nel XVIII secolo su una costruzione preesistente, è considerata la più antica della pedemontana. Una sosta merita certamente il colmello Vardanega, posto a ridosso della Prealpe, con la sua piazzola, il pozzo, il forno comune e la Chiesetta di San Bartolomeo. Altro colmello notevole per la sua antichità è Masiére dove sorge la Chiesetta di S.Francesco . In contrada Pastega si può visitare la chiesetta di S.Giacomo festeggiato il 25 luglio, data che anticamente segnava il momento in cui si tracciava il bilancio del latte e dei prodotti caseari; a questo si fa risalire l'interessante affresco su una parete della chiesetta raffigurante una Madonna del latte (XVI sec.).
Colle di San Rocco e "Percorso della memoria"
Poi c'è il colle di San Rocco, altro luogo molto caro agli abitanti di Possagno, la cui chiesetta è stata costruita dopo la peste del 1629/31 per chiedere la protezione del santo (patrono di Possagno,16 agosto) contro questo flagello. Tra le altre cose, vi si conservano reliquie di martiri romani dei primi secoli del Cristianesimo. Per arrivare al colle di San Rocco si può percorrere la strada asfaltata, ma è preferibile salire a piedi per la storica Via Crucis fatta di gradini dove si alternano i cipressi alle 14 stazioni che il Papa PIO X donò a Possagno nel 1905. Altro luogo interessante per la sua storia è il "Percorso della memoria", realizzato sul Monte Palon dal Gruppo Alpini di Possagno per ricordare e onorare la memoria di quanti su queste cime del massiccio del Grappa hanno combattuto durante la Prima guerra mondiale per la pace e la fratellanza tra i popoli. Il recupero ha interessato la riapertura di 1000 m. di trincee partendo da quota 1200 e arrivando a quota 1300, di 300 m. di gallerie nonché la sistemazione di alcuni baraccamenti e appostamenti. Le trincee sono visitabili a partire dall'ultima domenica di maggio fino all'ultima domenica di ottobre. Periodicamente si svolgono delle rievocazioni storiche di guerra. Il comune di Possagno è uno dei 25 comuni che fanno parte del MAB UNESCO - MONTEGRAPPA RISERVA di BIOSFERA riconoscimento del 15/09/2021, con questo importante riconoscimento si vuole valorizzare sempre di più questo ns. territorio ricco di storia e di bellezze paesaggistiche.
Per informazioni: www.alpinipossagno.it - trincee@alpinipossagno.it
Sentieri montani nel territorio di Possagno
Alcuni dei sentieri montani presenti nel territorio di Possagno possono essere percorsi anche con la mountain bike.
Sentiero nr.189 - Lasciato il piazzale del Tempio Canoviano, attraversato il ponte si prende sulla destra la strada per S.Rocco; il sentiero parte dal primo tornante (quota 380 s.l.m. circa) e sale parallelamente alla "Valle della Chiesa" toccando località S.Antonio. Percorre un breve tratto della "Strada degli Alpini" in località "Campin" (900 m.) e giunge infine in località " Bocca di Forca" (m.1438) Difficoltà medio-alta.
Sentiero nr.195 - Il sentiero parte dal tornante di Via Padri Cavanis di fianco al capitello alla Vergine (430 m.) e sale percorrendo località "Mainon" passando a sud del "Castelet" per congiungersi sulla strada provinciale nr.141 dorsale del Grappa (1075 m.). Difficoltà medio-alta.
Sentiero nr.212 - La partenza è posta nei pressi dell'arrivo del sentiero nr.195 e si snoda lungo la cresta che collega Castel Cesil(1305 m.)Monte Palon (1305m.), Cima della Mandria (1480 m.) per arrivare in località " Albergo Brusà" (1445m.) sulla strada provinciale nr.141.Difficoltà medio-alta.
Sentiero nr.849 - La partenza è posta nei pressi dell'arrivo del sentiero nr.212 e il percorso, quasi pianeggiante, prosegue a mezza costa lasciando sulla destra località "Archeset" per oltrepassare il confine comunale nei pressi di Malga Paradiso (1320 m.) Difficoltà media.
Per godere sempre di un bel panorama si può partire dal Tempio e salire, sia a piedi che in auto, fino al Col Draga dove si erge la Casa del S.Cuore. Costruita interamente in pietra locale nel periodo fra le due guerre è attualmente gestita dai Padri Cavanis, che la mettono a disposizione per ritiri spirituali, campi scuola, incontri di preghiera, campi scout. La vista da quassù è spettacolare.
Per informazioni e prenotazioni tel.0423 544022 - ospitalitareligiosa.it
Per gli amanti di speleologia c'è una bellissima grotta chiamata il Buco del Dinosauro, a 935 m.s.l.m., le cui parti più profonde arrivano intorno ai 200 m. raggiungibili attraverso una serie di verticali fra le quali, la maggiore, costituisce un salto di m.45.
A sud del Monte Palon, il 5 novembre 1925, i possagnesi hanno posto una grande croce di legno a ricordo di quanti avevano combattuto ed erano morti durante la prima guerra mondiale. La croce venne purtroppo gravemente danneggiata da un fulmine, ma per volere degli alpini e di tutta la popolazione di Possagno fu sostituita il 16 ottobre 1964 con una grande croce di pietra. Una presenza che da allora sovrasta e domina il piccolo paese. Durante la seconda guerra mondiale Possagno ospitò alcune decine di famiglie di profughi ebrei in domicilio coatto dalla vicina Croazia. Dopo l'8 settembre 1943 e l'occupazione tedesca l'intero paese si mobilitò per nasconderli ed evitarne così la deportazione, essendo la zona soggetta a rastrellamenti. Per questo loro impegno di solidarietà alcuni possagnesi hanno ricevuto, dall' istituto YAD VASHEM di Gerusalemme, l'alta onorificenza dei Giusti tra le Nazioni.
"I Posagnòt" ed eventi a Possagno
Il gruppo folcloristico "I Posagnòt" nasce nel 1982 e da molti decenni ha come principale scopo quello di diffondere e tramandare il folclore, le tradizioni e la cultura popolare della nostra regione per mezzo di canti, balli e dialoghi in dialetto. Le esibizioni sono accompagnate da un'orchestra che suona strumenti tradizionali(fisarmoniche, mandolino, contrabbasso, trombone, flauto e cembali). Il gruppo è promotore di varie uscite internazionali, soprattutto in quei paesi dove tanti italiani sono immigrati in cerca di lavoro. Questi viaggi sono uno scambio prezioso di culture e tradizioni popolari.
Di seguito alcuni eventi a Possagno con le date di svolgimento:
- Festa della befana con premiazione dei presepi il 6 gennaio
- "Bruson a vecia" a metà della Quaresima
- Lucciolata per raccolta fondi Città della Speranza, metà aprile
- Pasquetta a San Rocco
- M.Palon rievocazione storica di notte, verso fine giugno, poi ancora M.Palon domeniche aperte per visite guidate, ultima domenica del mese a partire da maggio fino a ottobre,
- Festa in piazza, la prima settimana di luglio
- Festa dei omeni 02 agosto tradizione che dura da oltre 50 anni
- Sagra di San Rocco, 16 agosto
- Sagra di San Bortolo, 24 agosto
- Sagra di San Francesco, 4 ottobre
- Sagra di Santa Giustina, 7 ottobre
- Fiaccolata sul Monte Palon, metà ottobre, anniversario della posa della croce
- Accensione albero di Natale, 8 dicembre
- Concerto di Natale, 25 dicembre.
Malghe e prodotti tipici
Una realtà importante del territorio montano è sicuramente la malga, un'azienda agricola montana ricca di storia che ancora oggi è chiamata a svolgere un ruolo essenziale di tutela ambientale e di razionale utilizzo del territorio. Il prodotto tipico della malga è il latte che acquista sapore e qualità dalle erbe che il pascolo offre e da cui si ricava un eccellente formaggio. Prodotto tipico del territorio è il Morlacco. Correva l'anno 1224 e la Diocesi di Treviso diede in concessione al comune di Possagno la Malga Archeson che per molti anni ha prodotto formaggi tipici del territorio quali il Morlacco, il Bastardo del Grappa, le ricotte fresche e affumicate, burro. Altre malghe di spicco sono Malga Paradiso e Malga Archeset.