Siracusa

Siracusa e Ortigia. E non si può conoscere la prima se non si inizia dalla scoperta della seconda, il nucelo più antico. La città, infatti, si sviluppa in parte sulla terraferma e in parte sull'isola di Ortigia, un museo a cielo aperto dove ebbe origine l'antica colonia greca le cui testimonianze sono intrecciate a quelle normanne, aragonesi e barocche. Il duecentesco castello Maniace, una delle icone del periodo svevo a Siracusa - fatto erigere da Federico II -, è fra i più noti manieri federiciani da apprezzare oggi anche in occasione dell'annuale "Festival del teatro classico greco" e dell'"Ortigia Film Festival", dedicato al teatro d'avanguardia. L'espansione urbana della parte moderna di Siracusa non ha coinvolto Ortigia e non ha intaccato il fascino dei monumenti di età classica e lo splendore dei prospetti barocchi. Un quadro solare, Siracusa, sulla costa ionica della Sicilia, nel quale si stagliano incomparabili testimonianze dell'età in cui, insieme ad Atene e ad Alessandria d'Egitto, la città fu uno dei maggiori centri politici e culturali del mondo greco.

Siracusa tra latomie e orecchio di Dionisio
È un elisir di archeologia, il Museo archeologico Paolo Orsi, fra i più importanti e prestigiosi d'Europa per la qualità e la quantità dei reperti contenuti. E non è un caso che Siracusa sia sotto l'egida dell'Unesco e i suoi monumenti siano straordinari, a iniziare dal Parco Archeologico della Neapolis - circa duecentoquarantamila metri quadrati di tesori del passato - con il grandioso teatro greco, bianco e lucente, scavato nella roccia. In questo capolavoro dell'architettura classica - che poteva contenere sedicimila persone - furono rappresentate le opere di Sofocle ed Euripide, oltre alle ultime tragedie di Eschilo. Nell'area a sud della Neapolis si erge l'anfiteatro romano del II secolo d.C., il terzo in ordine di grandezza in Italia dopo il Colosseo e l'Arena di Verona. All'interno dell'area archeologica si trovano le latomie, antichissime cave di pietra dalle quali si traevano i blocchi di calcare bianco-grigio che hanno dato alla città il suo colore inconfondibile. Le cave sono oggi punteggiate da giardini di agrumi e uliveti, ficus e magnolie. Da non perdere, fra le numerose, è la "Latomia del Paradiso", antico e vastissimo gruppo di cave con altezze che variano dai venticinque ai quarantasette metri. Qui si trova l'Orecchio di Dionisio, grotta artificiale dalle straordinarie proprietà acustiche.