Verbania

"C'è un grande lago che viene chiamato Lago Maggiore: è un piccolo mare, le cui rive sono interamente selvagge. In mezzo al lago, a quindici miglia dalla riva, ci sono due isole di un quarto di lega di circonferenza, dette Borromee che sono, a mio parere, il luogo più incantevole del mondo".
Montesquieu

Verbania è un comune, nato nel 1939 dall'unione di Intra e Pallanza. Posta sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, la città, che conta oltre 30.000 abitanti, è contraddistinta da un ambiente assai differenziato che dalla Val Grande digrada fino alla distesa lacustre; un luogo di grande bellezza che richiama turisti in tutte le stagioni dell'anno. E proprio dal lungolago è possibile scorgere un piccolo gioiello tra i tanti, tutti unici, inestimabili: l'isolino di San Giovanni, dove sorge quella che per lungo tempo fu la residenza estiva di Arturo Toscanini. Sul promontorio della Castagnola vi sono costruzioni splendide, circondate da lussureggianti oasi verdi. Verbania è un'area bellissima e varia come i colori di un caleidoscopio. Adornata dai maestosi giardini botanici di Villa Taranto e tratteggiata da quelli delle isole Borromee riesce a creare, insieme alla vitalità urbana, una miscellanea perfetta tra natura, arte, cultura, storia e outdoor.
In città, soprattutto nel XIX secolo, sono state costruite storiche ville circondate da meravigliosi giardini. Il clima piovoso mitigato in ogni stagione dalla presenza del lago ha, nel tempo, incentivato lo sviluppo dell'attività florovivaistica che tra le coltivazioni di rododendri e azalee, da qualche anno a questa parte vede anche quella della camellia sinesis appartenente alla famiglia delle Theaceae (piante del tè). Oggi questa coltura locale è la più estesa d'Europa dopo quella delle Azzorre.
Ambiente e paesaggio Il Lago Maggiore o Verbano è un bacino prealpino di origine fluvioglaciale che estende le sue rive tra Piemonte, Lombardia e Canton Ticino. La vegetazione che lo abbraccia è tipicamente mediterranea e, in parte, di origine atlantica favorita sia dalla qualità del terreno che dalle rocce silicee. Le piante spontanee sui rilievi vedono una prevalenza di castagni, agrifogli, conifere, ma per descrivere il paesaggio di Verbania è bene rifarsi al senso che gli attribuì Antonio Massara, il fondatore del "Museo del Paesaggio", che definì questo colpo d'occhio, questa pennellata mirabile come l'impronta mutevole del vissuto quotidiano.
La storicizzazione di uno spazio fisico porta alla costruzione di un territorio in cui convivono, non sempre in armonia, gli elementi naturali e quelli antropici. Ma non è questo il caso di Verbania dove il paesaggio costruito compenetra, invece con equilibrio quello naturale costituendo un unicum di pregio e bellezza da conoscere, da tutelare secondo criteri di responsabilità e sostenibilità.
In città sono molti i siti artistici, culturali e di grande valore ambientale. Tra questi, si è già accennato agli strepitosi giardini botanici di villa Taranto che - affacciati sul lago - accolgono non meno di 200.000 visitatori ogni anno e che nel 2014 sono stati premiati come più bei giardini del pianeta. Qui è possibile ammirare 20.000 diverse tipologie di piante e imperdibile è la fioritura dei tulipani in primavera come del resto, a fine estate, quella delle dalie.
Di grande fascino e suggestione anche villa San Remigio, con le caratteristiche balconate in facciata e il sontuoso parco, in cui si trovano rappresentati i diversi passaggi storici: dall'orto medievale al frutteto, dal giardino della letizia a quello dei sospiri. A Verbania, in un dedalo di possibili visite il Museo del Paesaggio rappresenta l'istituzione più antica della città, in cui sono contenute pubblicazioni e opere di artisti che hanno avuto un forte quanto significativo legame con il territorio.
La chiesa Madonna di Campagna di stile rinascimentale (della precedente struttura romanica rimane soltanto il campanile) è un edificio di culto molto bello, suddiviso in tre navate, con un triburio ottagonale, che custodisce opere importanti di Camillo Procaccini, Bernardino Lanino, Carlo Urbino e Aurelio Luini.
La basilica San Vittore è, invece, dedicata al patrono di Verbania. L'edificio è dell'inizio del Seicento e ha visto la realizzazione di una nuova collegiata in sostituzione della chiesa preesistente, di impronta romanica. Il 7 e l'8 maggio la celebrazione in ricordo del Santo protettore è solita concludersi con una processione insieme alla suggestiva cerimonia di benedizione del lago.
Ed essendo Verbania sulle sponde del lago, esso ne connota molti degli aspetti, non ultimo quello enogastronomico, che vede il pesce freschissimo fare la differenza in molte ricette semplici e allo stesso tempo pregiate, che divengono piatti dai sapori memorabili a base di persico, alborelle, trote, carpe, lucci, coregoni, salmerini. Ma in un territorio così ricco e variegato altrettanto lo sono i prodotti della terra e a tal proposito occorre ricordare gli ottimi salumi che vanno dalla pancetta alla bresaola dalla mortadella ossolana al pregiatissimo lardo alle erbe di Macugnaga. Di notevole qualità sono anche il latte ed i formaggi, nonché i diversi tipi di miele dalle diverse intensità dorate. Essi sono di rododendro, di tiglio, acacia, castagno, millefiori, millefiori di montagna...
I vini del luogo danno infine ad ogni sapidità che vi si accosti, quel tocco di carattere, eleganza e brio che ben si coniuga con ogni piatto, che ben racconta la tradizione del luogo oggi armoniosamente protesa verso il futuro.