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LA DESTINAZIONE DEL GIORNO

CASTAGNETO CARDUCCI

 Livorno, Toscana
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Stemma di Castagneto Carducci
Alla scoperta di Castagneto Carducci

Un cuore medievale, spiagge dorate e una terra di vini pregiati: Castagneto Carducci, sulla Costa degli Etruschi, è tutto questo e molto altro ancora. Il suo nucleo più antico è adagiato sulla sommità di una collina: da scoprire tra vicoli lastricati, piazze, botteghe artigiane e trattorie, si è sviluppato attorno al castello dei conti Della Gherardesca, edificato nel Mille e modificato a più riprese, come l’adiacente duecentesca propositura di San Lorenzo, a lungo utilizzata come chiesa del maniero. Davanti, sorge la chiesa del SS Crocifisso, che custodisce al suo interno un crocifisso ligneo risalente al Quattrocento, da secoli protagonista di un intenso culto locale, celebrato in particolare durante le "Feste triennali". Piazza della Gogna, invece, è dove un tempo venivano proclamate le sentenze di condanna e inflitte pene. È retrostante al palazzo Pretorio, sede municipale dal 1849, che ospita il Museo archivio Giosuè Carducci, un omaggio all'attività letteraria del poeta, che qui visse in giovane età. Vanto di questi luoghi è, in particolare, la poesia dal titolo “Davanti a San Guido”, che ha reso celebre il viale fiancheggiato da due filari di cipressi che unisce l’oratorio di San Guido - realizzato nel 1703 dai Della Gherardesca - alla bella frazione di Bolgheri. Bolgheri è sulla “Strada del vino e dell’olio Costa degli Etruschi”, nel cuore della zona vinicola Bolgheri DOC, famosa per il Sassicaia e altri prestigiosi vini da gustare nelle numerose cantine ed enoteche. Sulla riviera, Marina di Castagneto Carducci – che accoglie vacanzieri in cerca di mare e spiagge ampie e sabbiose - sorge a ridosso di una folta pineta impiantata nella prima metà del secolo scorso per difendere la campagna retrostante. Siamo in una delle località turistiche più apprezzate della Costa degli Etruschi, con attrezzati stabilimenti balneari e chilometri di spiaggia libera ottimamente curata, dove tra dune di sabbia ricoperte di vegetazione spontanea si può ancora contemplare lo spettacolo della fioritura del giglio di mare. Non è visitabile, ma si scorge su un'altura, il castello di Donoratico, di cui restano le rovine, dopo la distruzione nel Quattrocento a causa di una contesa tra i Della Gherardesca e Firenze. E da non perdere, infine, è il rifugio faunistico di Bolgheri, una preziosa oasi naturale che preserva l'autentico ambiente costiero paludoso della Maremma di un tempo: è percorso da sentieri con arginelli e paratie che portano a osservatori dai quali, nel pieno rispetto dell’ambiente, si può ammirare la fauna, senza disturbarla.

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Stemma di Castagneto Carducci
Alla scoperta di
Castagneto Carducci

Un cuore medievale, spiagge dorate e una terra di vini pregiati: Castagneto Carducci, sulla Costa degli Etruschi, è tutto questo e molto altro ancora. Il suo nucleo più antico è adagiato sulla sommità di una collina: da scoprire tra vicoli lastricati, piazze, botteghe artigiane e trattorie, si è sviluppato attorno al castello dei conti Della Gherardesca, edificato nel Mille e modificato a più riprese, come l’adiacente duecentesca propositura di San Lorenzo, a lungo utilizzata come chiesa del maniero. Davanti, sorge la chiesa del SS Crocifisso, che custodisce al suo interno un crocifisso ligneo risalente al Quattrocento, da secoli protagonista di un intenso culto locale, celebrato in particolare durante le "Feste triennali". Piazza della Gogna, invece, è dove un tempo venivano proclamate le sentenze di condanna e inflitte pene. È retrostante al palazzo Pretorio, sede municipale dal 1849, che ospita il Museo archivio Giosuè Carducci, un omaggio all'attività letteraria del poeta, che qui visse in giovane età. Vanto di questi luoghi è, in particolare, la poesia dal titolo “Davanti a San Guido”, che ha reso celebre il viale fiancheggiato da due filari di cipressi che unisce l’oratorio di San Guido - realizzato nel 1703 dai Della Gherardesca - alla bella frazione di Bolgheri. Bolgheri è sulla “Strada del vino e dell’olio Costa degli Etruschi”, nel cuore della zona vinicola Bolgheri DOC, famosa per il Sassicaia e altri prestigiosi vini da gustare nelle numerose cantine ed enoteche. Sulla riviera, Marina di Castagneto Carducci – che accoglie vacanzieri in cerca di mare e spiagge ampie e sabbiose - sorge a ridosso di una folta pineta impiantata nella prima metà del secolo scorso per difendere la campagna retrostante. Siamo in una delle località turistiche più apprezzate della Costa degli Etruschi, con attrezzati stabilimenti balneari e chilometri di spiaggia libera ottimamente curata, dove tra dune di sabbia ricoperte di vegetazione spontanea si può ancora contemplare lo spettacolo della fioritura del giglio di mare. Non è visitabile, ma si scorge su un'altura, il castello di Donoratico, di cui restano le rovine, dopo la distruzione nel Quattrocento a causa di una contesa tra i Della Gherardesca e Firenze. E da non perdere, infine, è il rifugio faunistico di Bolgheri, una preziosa oasi naturale che preserva l'autentico ambiente costiero paludoso della Maremma di un tempo: è percorso da sentieri con arginelli e paratie che portano a osservatori dai quali, nel pieno rispetto dell’ambiente, si può ammirare la fauna, senza disturbarla.

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Informazioni su Castagneto Carducci

Regione

Toscana

Provincia

Livorno (LI)

Abitanti

8786

Altitudine

m. 194 s.l.m.

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BORGHI IN ZONA DA VISITARE

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Punti di interesse

Campastrello Campus Botanico
Campastrello Campus Botanico

All'interno dei cinque ettari è possibile vedere piante di ogni genere, divise per specie. Una zona dedicata alle specie tipiche dell'Italia meridionale: aranci, limoni, gelsi, piante frangivento ed erbe aromatiche. Una piantagione di cactus e una sperimentale di papaveri; more, lamponi, zizzolo, lavanda ed un sentiero dedicato alle specie secolari. Un frutteto con mandorli, noccioli, peri, ciliegi, fichi e castagni, ovviamente di vario genere. Nonché svariate tipologie di arbusti tipici dei colli livornesi, come il leccio e il pino. Il “Giardino del Mediterraneo” di Campastrello viene messo a disposizione per gite e visite guidate, rivolte ai privati cittadini e alle scolaresche. La filosofia alla base dello splendido parco è quella di far conoscere varietà vegetali e floreali che sono tradizionali della macchia mediterranea, ma che stanno diventando sempre più rare. Si consiglia di verificare gli orari di apertura sui siti web dei musei prima della visita.

Giardino Botanico


Parco Archeominerario Di San Silvestro
Parco Archeominerario Di San Silvestro

Con i suoi 450 ettari il Parco racchiude il sistema collinare situato a nord del Comune di Campiglia Marittima, interessa solo una parte del distretto minerario campigliese, ma rappresenta il nucleo storico più importante. La visita ripercorre con fedeltà le tappe delle diverse attività minerarie e metallurgiche del passato e ne ricostruisce alcune fasi, illustrandone l’evoluzione tecnologica. Tramite una scelta di 6 percorsi trekking, oppure con mezzo di trasposto del Parco, si può raggiungere la medioevale Rocca San Silvestro, emergente da uno sperone di roccia, isolato e circondato dalle valli dei Lanzi e dei Manienti. La sua posizione strategica è perfetta, domina per chilometri le valli sottostanti, in modo particolare le aree dei giacimenti minerari. La Rocca fondata nel corso del X secolo, aveva una economia specializzata nell’estrazione mineraria e nella produzione dei metalli. Altri interessanti esempi di strutture insediative sono i resti degli imponenti edifici degli inizi del 1900, costruite dalla società inglese Etruscan Mines. Un trenino minerario collega con un percorso in galleria la Valle del Temperino con la Valle dei Lanzi da dove in breve si raggiungono il villaggio minerario di San Silvestro, l'Ostello Gowett ricavato dall'omonimo palazzo della direzione delle miniere e il Centro di Studio e Documantazione di Villa Lanzi, edificio cinquecentesto che si sviluppa intorno a un cortile con cisterna.

Parco Minerario


Villa Romana Di San Vincenzino
Villa Romana Di San Vincenzino

Il Parco archeologico comunale di S.Vincenzino si innalza sul sito un tempo occupato da una grande villa romana, identificata dalla tradizione come la villa di Decio Albino Cecina. Si sviluppa in settori con diverse funzioni: abitativa ma anche economico-produttiva, la villa andò incontro a diversemutazioni nel corso del suo lungo arco di vita (ultimi decenni I sec. a.C. – V sec. d.C. c.a.). In origine l’impianto prevedeva numerosi ambienti ad uso abitativo organizzati intorno a delle aree porticate (atrio e peristilio) e a giardino e un grande sistema idrico costituito da una cisterna sotterranea con cunicoli di distribuzione dell’acqua. A fasi successive sono da riferire l’impianto termale ed una zona destinata alla trasformazione e allo stoccaggio dei prodotti agricoli. Di particolare suggestione è la cisterna che approvvigionava d’acqua tutto l’impianto residenziale, perfettamente conservata e visitabile. All’interno della Villa Rossa è ospitato l’Antiquarium e la mostra Privata Luxuria dove è possibile vedere oggetti e parte degli arredi in marmo recuperati nel corso delle numerose campagne di scavo.

Domus Romana


Parco Archeologico Di Baratti E Populonia
Parco Archeologico Di Baratti E Populonia

Il parco comprende circa 80 ettari tra le pendici del promontorio di Piombino e la costa sul golfo di Baratti. Fa parte dei Parchi della Val di Cornia ed è stato inaugurato nel 1998, per rendere accessibili alla visita alcune aree archeologiche e i nuovi resti rinvenuti negli scavi archeologici condotti nella zona a partire dal 1996. Il parco comprende diversi settori dell'antica città etrusca di Populonia, le necropoli di "San Cerbone" e di "Casone e Le Grotte" e le cave di calcarenite. All'interno del parco è inserito un laboratorio di archeologia sperimentale. Sono attualmente proposti diversi itinerari: - necropoli di San Cerbone, con tombe a tumulo e ad edicola del VII secolo a.C.-VI secolo a.C.; - la "Via delle Cave": dal Campo dell'Arpia un sentiero conduce alle cave etrusche di calcarenite (o pietra panchina), con tombe scavate nella roccia della necropoli del IV-III secolo a.C. ("tombe limitrofe" e "tomba della Protome"); - la "Via del Ferro": un sentiero tra la parte bassa lungo la costa con il laboratorio di archeologia sperimentale, permette la visita dei quartieri industriali dell'antica città, che ospitano edifici destinati alla lavorazione del ferro (VI-III secolo a.C.); - percorso naturalistico lungo il fosso delle Grotte. Dal 2007 è stato aperto un terzo settore del parco, l'acropoli, che si trova presso il castello di Populonia Alta e comprende resti che, dall'epoca etrusca più antica, giungono fino all'età romana.

Necropoli

Fonte Dell'abbondanza
Fonte Dell'abbondanza

Edificio formato da grandi vasche e preceduto da tre grandi archi a sesto acuto, è stato costruito dal comune come maggiore punto di approvvigionamento dell’acqua nel XIII secolo, a cui fu costruito un granaio nel piano superiore, il quale funzionava da riserva in caso di carestia o guerra, detto anche “magazzino dell’abbondanza”. Sulla parete che si innalza in fondo alle vasche si trova un singolare affresco medievale che ha dato il nome all’edificio: sotto un gigantesco albero, ricco di rami frondosi, si affollano diverse figure femminili, che cercano di coglierne i frutti. La singolarità della raffigurazione sta proprio nei frutti che pendono dall’albero: si tratta infatti di grossi falli. La funzione del dipinto, nel quale è chiaro il significato simbolico di fertilità attribuito all’organo maschile, era quella di augurare raccolti abbondanti e scongiurare la carestia.

Fontana

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La Sicilia è la più grande isola italiana e del mediterraneo, nonché la regione più estesa dell'Italia, la sua superficie ha una caratteristica forma triangolare. L'isola a Nord-Est è divisa dal continente dallo Stretto di Messina – un lembo di mare di circa 3km – è bagnata a Nord dal Mar Tirreno, a Ovest dal canale di Sicilia, a Sud-Ovest dal Mar di Sicilia, a Sud-Est dal canale di Malta, e a Est dal Mar Ionio.

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